Come NON andare a pesca di Cheppie, ridiamoci su

Le cheppie, questo pesce di mare che, un mese all’anno circa, fa impazzire i pescatori italiani di acqua dolce durante le sue risalite. Per me personalmente sono sempre state un mistero, ne ho sempre sentito parlare con grande entusiasmo da amici pescatore ma non le ho mai pescate.

Lo scorso anno alcuni amici avevano già visitato il fiume italiano principe di questa pesca, il fiume Taro, così quest’anno abbiamo formato una bella squadra e siamo partita di buon mattino (le 4 e 30 circa) da Milano in direzione Fiorenzuola e con un carico pieno di belle speranze, ingenuità e una voglia matta di bucare qualche bella cheppia.

Dispersi per la bassa in cerca di un ponte

Dobbiamo arrivare sotto a quel ponte!

Arrivati sul posto (molto genericamente) le belle speranze hanno, a poco a poco, lasciato spazio alla desolazione. I due “esperti” che ci guidavano avevano ben in mente “una strada con un ponte” dove parcheggiare per poi pescare, peccato che alle 8 e 30 stavamo ancora girovagando in macchina alla ricerca di questo benedetto ponte miracoloso.

Non sto a dilungarmi sulle peripezie che ci hanno accompagnato durante questa (non) pescata, molte le ritroverete nel video qui di seguito, però sappiate che è stata un’avventura, a metà tra le peripezie di Indiana Jones e le gag de Le comiche. Il succo del discorso è che di pesci in questo video non ne vedrete, ma sono sicuro che non vi pentirete di guardarlo: probabilmente non imparerete trucchi e malizie della pesca, ma una sana risata ve la farete di certo.

Buona visione!

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