Il rilancio della pesca in Africa con le nuove tecnologie

Lo scorso 19 Aprile, al West African Research Center di Dakar, è stato presentato il rapporto Grain Fish Money dell’Africa Progress Panel, un gruppo di esperti provenienti dal settore pubblico e privato che, sotto la direzione del presidente Kofi Annan, ha l’obbiettivo di creare influenza politica e decisionale a livello globale per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile del continente africano. L’incontro è stato moderato da Marieme Jamme, fondatrice di Africa Gathering.

Secondo questo rapporto gli africani e i rispettivi paesi devono superare le attuali sfide per raggiungere un rinnovamento culturale, scientifico ed economico del continente. E sempre secondo questo rapporto sarebbe il settore primario il vero carro trainante di questo rinnovamento, in particolar modo Agricoltura e Pesca.

I prodotti africani come la pesca possono non solo nutrire, ma contribuire all’espansione dell’intero pianeta: tutti noi abbiamo la possibilità di beneficiarne, a patto che l’Africa diventi un continente prospero, stabile e giusto.

Queste le parole con cui si è espresso Kofi Annan, facendo riferimento a una grossa parte delle rendite provenienti dalla pesca che sarebbe frutto di un lavoro illegale, con quello che ne compete, arrivando a provocare ogni anno la perdita di 50 milioni di dollari di capitali illeciti che raggiungono tutti i continenti del mondo, rappresentanti il 5.7% del PIL di tutto il continente africano. Nello specifico, questi miliardi di dollari che l’Africa perde annualmente sono sono in buona parte derivanti da pratiche di pesca non dichiarata e non regolamentata che, soprattutto in Senegal, rappresenta una pratica tradizionale che vede decine di migliaia di pescatori scendere in mare ogni giorno con le piroghe, facendo di questo mestiere la loro prima fonte di sostentamento.

Infografica sui proventi della pesca illegale in africa

La rivoluzione della pesca in Africa passa dalle nuove tecnologie

Queste le proposte uscite da questo incontro per promuovere una pesca più sostenibile e che vada realmente a vantaggio del continente africano e dei suoi abitanti:

  • Utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione e dei dispositivi mobili per rafforzare la comunicazione e promuovere l’informazione tra gli attori del settore primario;
  • Promuovere la formazione degli attori nella gestione delle micro-attività informali e fornire un accompagnamento giuridico, soprattutto per le donne;
  • Valorizzare il mestiere della pesca tra i giovani e promuovere dei finanziamenti diretti senza troppa intermediazione burocratica;
  • Sensibilizzare la popolazione a consumare i prodotti locali e verso i problemi riguardanti la pesca illegale;
  • Regolamentare il settore delle import-export e impedire ai governi di firmare accordi con le multinazionali che sfruttano le risorse locali;
  • Migliorare le infrastrutture e stimolare la competitività nel mercato.

Fonte:

Wired

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