Il blog della pesca

Le canne per la pesca all’inglese

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Rieccoci qui come promesso la scorsa volta per riprendere il discorso della canna da pesca detta Match Rod. Come detto nella sessione precedente abbiamo tre misure di canna diverse, ossia

A loro volta le Match Rod in tutte e tre le dimensioni sono suddivise in tre pezzi: impugnatura o manico, centrale e cimino.

Abbiamo già visto il perché degli anelli, sia nel numero che nella dimensione, ma voglio aggiungere che, osservandoli da vicino. notorete che i diametri dei suddetti sono ridotti al minimo essenziale ossia del 50% rispetto a quelli nostrani. Questo sempre per limitare gli influssi negativi del vento e della pioggia sull’azione di pesca.

Le match rod tipiche inglesi si differenziano in oltre in tre gruppi secondo il tipo di azione per cui vengono concepite: ad azione di punta, ad azione semi parabolica ed in fine ad azione parabolica.

Direi a questo punto, che il fattore canna lo abbiamo sufficientemente trattato, quanto basta per permettervi di poter scegliere la vostra match rod in base agli spot dove di solito vi divertite pescando.

Non voglio entrare in merito al discorso economico ma tenete presente che la qualità della match rod influisce tantissimo sulla resa in pesca per i motivi sopra elencati, quindi il consiglio che vi do è quello di comprare una canna di fascia media, possibilmente di una delle nostre marche nazionali, dato che avendo assimilato la tecnologia necessaria le nostre aziende oggi producono le migliori match rod in commercio, tanto che anche i nazionali inglesi si servono quasi esclusivamente made in Italy.

Quindi per ricapitolare una buona match rod adatta ad ogni evenienza sarà di metri 4.20 (14 piedi) con sufficiente anelli e di azione semi parabolica perché in grado di coprire distanze di pesca comprese dai 10 ai 90 m dalla riva.

Vorrei fosse chiaro un concetto, nella pesca anglosassone i monofili oltre che essere necessariamente Sinking (Affondanti) di colore scuro non bianco e senza memoria meccanica preferibilmente saranno sottili. Il diametro incide parecchio sulla distanza raggiungibile perché più è generoso più sviluppa attrito durante la fuoriuscita dalla bobina attraverso gli anelli. Generalmente si utilizza in bobina una generosa quantità,di diametro ideale stimato sullo 0.14. Voi ora starete pensando che sto dando i numeri ma inveece è proprio così!

Per ferrare e lanciare bolidi da 30 gr a 90 m ci sono degli accorgimenti da utilizzare, sia nella tecnica di lancio che nel confezionare una lenza utilizzando un altra invenzione inglese presa in prestito da un’altra tecnica per la pesca in mare: il Surf Casting. Questo accorgimento tecnico si chiama shokleader.

Lo shokleader come dice la parola stessa è uno spezzone di circa il doppio della lunghezza della canna, di monofilo di grosse dimensioni che unito al monofilo imbobinato tramite un bloodknot (nodo di sangue) attutisce tutto lo stress e le sollecitazioni del lancio di potenza. Tratteremo poi i due argomenti in modo più dettagliato nelle sessioni di rubrica dedicate al lancio e ai monofili.

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