A pesca di aspi con Fishcube

Matteo e Lino con un bellissimo aspio

L’aspio è un pesce che sinceramente non conoscevo. Lo avevo visto nei video degli amici di Fishcube ma lo ho sempre visto come un cavedano troppo cresciuto, niente di più. Quanto mi sbagliavo!

Matte e Dani era da un po’ che ci ripetevano di andare a pescare con loro un giorno, ma non siamo mai riusciti ad organizzarci. Quando hanno pubblicato il loro ultimo video di pesca agli aspi ero li nei loro uffici per parlare di altro e quelle immagini alla fine mi hanno convinto.

Ok, saremo i vostri primi clienti!

Ci siamo organizzati per un intero pomeriggio di pesca sulle splendide acque del Ticino. Per l’occasione non ci siamo contenuti e abbiamo calato entrambe le barche della flotta Fishcube così da dividerci in coppie, io con Dani e Matte con Lino.

Per non sbagliare, sotto consiglio delle nostre guide ho preparato la canna da 1 oz con un jerk da 13 cm, sinceramente pensavo di stare pescando pesante per quel pesce, infondo nella mia testa era pur sempre un “cavedano troppo cresciuto“. Poi ho visto Dani tirare fuori una Koz Okubo da 3 oz e un artificiale talmente grosso che non sapevo neppure cosa fosse. La domanda è sorta spontanea:

Ma stai puntando a dei siluri?

Finito di preparare le attrezzature siamo partiti lungo il fiume, quello che mi ha colpito subito delle nostre guide era la convinzione che avremmo visto e soprattutto preso molto pesce. Ci credevano con tutta la loro forza e alla fine il loro ottimismo ha finito per contagiarmi già prima di aver fatto il primo lancio.

Ho cominciato a pescare lento, con delle jerkate come avrei fatto pescando un bass, ma intanto con la coda dell’occhio curavo Dani che era un continuo lancio e recupero a velocità sorprendenti. Ero seriamente confuso all’inzio. Poi dall’altra barca Matte ci urla:

Lino ne ha slamato uno!

Ci siamo spostati su diversi spot, pescando in posti che mi sembravano di tutto tranne che l’Italia. Navigare su quel fiume mi ha davvero fatto vedere qualcosa di nuovo che non avevo ancora visto qui da noi. Posti stupendi con pesci magnifici. Abbiamo visto cavedani di dimensioni pazzesche, siluri nelle lanche, carpe, un ambiente che sinceramente mi ha dato una sana botta di vita. Ma è stato il primo attacco che ho avuto che mi ha lasciato davvero di stucco, ho lanciato verso riva e ho visto questo fulmine fiondarsi sotto la mia esca, fare un giro colpendola (e mancandola) e sparire. Sono letteralmente rimasto senza parole! Una mossa del genere l’avevo vista fare soltante ai lucci della Lapponia, non me la sarei di certo aspettato da un aspio!

La pescata è proseguita, io ho continuato con jerk e lipless e Dani sempre a lanciare quelle specie di salami armati di ancorette che, nonostante avessi visto la cattiveria che poteva avere un aspio, ancora mi sembravano esagerati. Ma Dani mi ha fatto ricredere poco dopo.

Il primo aspio della giornata

Ero stupefatto dalla cattiveria con cui quel pesce si fosse lanciato ad attaccare un artificiale così grosso. Talmente stupefatto da lisciare una ferrate sotto barca su un aspio che era salito ad attaccare il mio lipless.

La giornata è proseguita così, tra attacchi entusiasmanti anche topwater e meravigliosi pesci. Ci siamo divisi battendo spot diversi per poi riunirci più a valle, Matte e Lino hanno fatto un’altro pesce e anche il mio compagno di barca ha preso un altro aspio. Io invece solo tante slamate e attacchi andati a vuoto.

Sembrerà strano, ma anche se non avevo tirato ancora su un pesce, tutti quegli attacchi andati a vuoto mi stavano facendo comunque divertire moltissimo. Vedere un fiume con così tanto pesce attivo era davvero una goduria.

Con l’arrivo della sera l’attività dei pesci è notevolmente aumentata, ma anche le mangiate mancate, questi aspi salivano con così tanta cattiveria da mancare spesso l’esca. Sembravano davvero delle saette impazzite, poi finalmente è arrivato il pesce giusto.

Pescando su una sassaia in un sottoriva, due fulmini sono partiti dal fondo lanciati sul mio lipless, il primo lo ha mancato, ma il secondo invece lo ha preso in pieno. Ho ferrato urlando al mio compagno di barca

Sono due!!!

Poco prima infatti Dani mi aveva spiegato che quando parte la competizione alimentare è facilissimo fare la doppietta, infatti questi pesci in quei momenti diventano delle vere e proprie furie. Dani però da buona guida ha preferito lasciare il pesce e preoccuparsi di portare la barca in un punto più tranquillo e con meno corrente per aiutarmi a guadinare il mio primo aspio.

Il mio primo aspioPer me la giornata poteva concludersi anche li, ma Lino non aveva ancora preso neppure un pesce. Ci siamo scambiati di posto, io con Matte siamo risaliti più velocemente per il fiume mentre Lino e Dani hanno sondato con cura diversi nuovi spot. Ho cambiato esca iniziando a pesca con un grosso jerk. Alla fine se Dani ne aveva smossi così tanti pescando grosso poteva uscirmi qualche altra sorpresa.

Sul finire, prima di chiudere la giornata infatti la sorpresa è arrivata, un bellissimo luccio del Ticino si è lanciato vorace sul mio jerk facendo scoppiare l’esultanza in barca per un pesce inaspettato proprio sul finire della giornata. Dopo aver ridato la libertà a questo fantastico luccio non restava che chiudere le canne e risalire verso le macchine. Per quest’anno anche la pratica Aspio l’abbiamo chiusa e con lui la mia personale lista dei predatori per il 2014. Non sarò mai abbastanza riconoscente a Matteo e Daniele per avermi fatto passare una giornata così bella su un fiume che devo ammettere non avevo mai conosciuto, almeno non dal loro personale punto di vista.

Fidatevi se vi dico che una pescata con loro nei loro spot vale più di mille parole, basta vedere i sorrisi nelle foto che accompagnano questo nostro piccolo report e che capeggiano sulla facce di tutti i loro clienti immortalati sul loro nuovissimo e bellissimo sito internet (bellissimo perchè ci abbiamo messo lo zampino noi de Il blog della pesca ;P ).

luccio-in-ticino

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.