Il blog della pesca

La frega del Lucioperca

Il Lucioperca o Sandra, come ben sapete non è un pesce autoctono delle nostre acque, tuttavia, come altri predatori alloctoni è riuscito ad ambientarsi molto bene nei corsi d’acqua italiani.

Lucioperca da record

Lucioperca da record

In Italia fu introdotto tra tra il 1902 e il 1908 nei laghi di Comabbio e Pusiano ed in seguito in tutto il territorio del nord Italia. Lo si può trovare nei fiumi e nei laghi di grandi e medie dimensioni, soprattutto in posti con acque ben ossigenate.

Il luciperca raggiunge la maturità sessuale ad un’età di 3 – 4 anni. La deposizione avviene quando l’acqua raggiunge i 12° C circa e si svolge solitamente in tarda primavera (tra Aprile e Giugno).

Come è possibile immaginare vedendo il lungo periodo di chiusura la frega del lucioperca è molto lunga e si divide in due fasi:

  1. Nella prima (indicativamente in Aprile) il maschio prepara il nido in prossimità della riva, su fondali sassosi o coperti da radici e piante. In questo periodo sviluppa una fortissima aggressività verso qualsiasi corpo estraneo che si avvicini al nido. Chiaramente non si tratta di aggressività dettata dalla fame, infatti il perca durante la frega non si nutre, gli attacchi che sferra sono quindi mirati alla sola difesa del nido. Non è raro vederein questo periodo pesci morti intorno ai nidi occupati dal maschio, lasciati sul fondo. Riprova che in questo periodo il maschio non si preoccupa del cibo.
  2. Nella seconda fase (indicativamente quella di Maggio) il maschio accoglie la femmina, pronta a depositare le uova, nel nido difeso con tanta aggressività. Questa fase è la più lunga è può durare fino a due mesi.

Durante la frega i lucioperca si concentrano in gruppo in zone anche molto ristrette ed soprattutto in acque basse non è raro vederne anche una cinquantin in uno spazio di poche decine di metri. Questo “assembramento”, unito alla loro aggressività e alla territorialità (i nidi infatti sono sempre nelle stesse zone tutti gli anni). Rendono la pesca di questi predatori relativamente facile in questo periodo, e molti pescatori (dalla dubbia coscienza etica NdR) vengono attratti dalla possibilità di insidiare facilmente anche grossi esemplari di lucioperca.

Per queste ragioni pescarlo in questo periodo è considerato poco etico e davvero poco soddisfacente, inoltre si rischia di arrecare seri danni alla nidiata, bisogna infatti sapere che se un lucioperca pescato e poi rilasciato, a dofferenza di altri predatori ha una bassissima probabilità di tornare sul nido, così facendo lascia l’intera nidiata indifesa e facile preda per altri pesci.

Anche se purtroppo non sono molte (per via della sua natura alloctona), esistono delle realtà locali che tutelano il periodo di frega di questi predatori, infatti possiamo trovare sui regolamenti un periodo di chiusura che va da Aprile a tutto Maggio, con delle lievi differenze da regione a regione (un esempio a me molto vicino è la provincia di Varese che ne vieta la pesca in periodo di frega, iniziando addirittura dal 15 di marzo). Come sempre in questi casi la migliore tutela però la può fare il buon senso dei pescatori a non insidiare questo pesce durante la frega e a spostarsi immediatamente se si incontra un lucioperca cercando altri predatori. In questo modo si evita di andare a stressare anche altri occupatni dello stesso nido.

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