Area & Ignoranza intervista Luca Raldiri di Tuttospinning (e de Il blog della pesca)

È innegabile che il movimento Trout Area oramai sia esploso. Sono sempre di più i pescatori che decidono di dedicarsi a questa disciplina a più livelli, sia agonisti che non!

Gli eventi dedicati alla Trout Area oramai spuntano come funghi, penso di non esagerare se dico che in autunno /inverno ci sia veramente un evento ogni weekend, spesso anche più di uno.

In giro per lo stivale iniziano anche a nascere tanti gruppi di appassionati di questa disciplina che seguono gli eventi, si scambiano opinioni ecc… Uno di questi gruppi nato nell’ultimo anno qui in Lombardia e che sta riscuotendo sempre più interesse è Area & Ignoranza.

Area & Ignoranza è nato come un semplice gruppo WhatsApp di pescatori appassionati di Trout Area della zona di Como/Lecco che poi si è allargato anche alle altre vicine province. Non è il classico gruppo di “infottati” della Trout Area  che idolatrano qualsiasi cosa arrivi dal Giappone (e questo mi piace tanto) ma è un semplice gruppo di appassionati di pesca a cui piace semplicemente pescare (e questo mi piace ancora di più).

Recentemente hanno deciso di fare delle interviste da pubblicare sulla loro pagina Facebook alle aziende e alle altre realtà del mondo della Trout Area, e la scorsa settimana hanno deciso di intervistare me (Luca Raldiri) amministratore de Il blog della pesca e titolare del negozio Tuttospinning.

Mi è piaciuto molto parlare dei primi tempi della Trout Area e dire la mia su alcune cose, e quindi ho deciso di riprendere qui sul blog l’intervista ovviamente invitandovi ad andare a mettere mi piace anche alla loro pagina per le prossime interviste!

Qui di seguito l’intervista:

1 – Innanzitutto tutto ciao e ben arrivato su Area & Ignoranza. Grazie per aver accettato la nostra intervista

Grazie a te Antonio per avermi voluto intervistare e un saluto anche a tutti i ragazzi di Area & Ignoranza

2 – La prima cosa che vogliamo è sapere qualcosa su di te, da quanto tempo peschi e quando e come hai deciso di far diventate la tua passione il tuo lavoro

Foto Luca Raldiri Bass Fishing

Onestamente non ricordo la prima volta che mio padre mi portò a pescare, credo di aver avuto si e no 7 o 8 anni. Però fino ai 18/20 anni la pesca è rimasta comunque una semplice passione… In quel periodo sperimentai quasi per caso la pesca a spinning che non avevo mai provato fino ad allora… Li scattò qualcosa nella mia testa, una vera e propria mania!

La mia passione più grande è sempre stata quella per la pesca alla trota in torrente, anche perchè sono un amante della montagna però, visto che abitavo a Milano all’epoca, non mi era possibile andare in torrente sempre, così mi “ammalai” anche di Bass Fishing a più livelli saltando dal Belly Boat alla barca… Insomma le ho provate un po’ tutte

Prima di trasformare la mia passione in lavoro mi occupavo di Sviluppo di siti internet e Web Marketing, prima in un’agenzia di Milano e poi in Canton Ticino. Durante questo periodo ho iniziato a pensare ad un modo per unire la mia passione per la pesca con il lavoro e così nacque Il blog della pesca.

L’idea era quella di un blog dove tutti i pescatori potessero scrivere un articolo per promuovere la pesca sportiva. Avevo già lavorato a progetti simili in altri settori e avevo visto come le aziende di quei settori erano ben disposte a collaborare con questi progetti, quello che non avevo calcolato era l’arretratezza tecnologica che c’è nel settore pesca in Italia.

Dopo due anni in cui tentai invano di far decollare quel progetto persi definitivamente la pazienza e decisi di mostrare alle aziende del settore cosa significava lavorare veramente con il web, e nel 2015 aprii Tuttospinning.com il mio e-commerce di pesca che due anni più tardi si è trasformato in un negozio fisico specializzato nella pesca a spinning sulle rive del lago di Pusiano!

Racconti qualcosa del tuo negozio, dov’è? Che marchi tratti?

Panoramica negozio Tuttospinning

Il negozio è proprio in centro paese a Pusiano, dalla porta di ingresso posso vedere l’omonimo lago Ho deciso di aprire qui il negozio perchè sono sempre stato un’amante di questo lago e perchè ritengo che sia uno dei laghi migliori che abbiamo ancora in Lombardia per quanto riguarda la pesca del Bass.

Essendo comunque un negozio piccolo ma estremamente specializzato, e soprattutto che ha la “presunzione” di sfidare alcuni dei “big” della pesca sul web in italia, passo molto tempo a studiare quali prodotti e quali marchi accettare nel mio negozio. Questo perchè sono convinto che per un negozio piccolo come il mio sia necessario puntare sulla competenza e la qualità per sopravvivere alla concorrenza di negozi storici e i big del settore. Quindi quando decido di inserire un nuovo prodotto lo faccio pensando proprio ai pescatori come me, quelli realmente malati di pesca, che fanno levatacce per arrivare sullo spot all’orario giusto e che macinano acqua tutte le settimane senza preoccuparsi se piove, tira vento e che soprattutto non hanno paura di un cappotto!

Voglio essere sempre capace di spiegare e consigliare ai miei clienti il prodotto migliore per le loro esigenze, e spero sempre che i clienti possano apprezzare e capire tutto questo lavoro!

Per questo motivo in questi anni ho selezionato alcune aziende con cui lavorare, andando a preferire quelle realtà che erano in sintonia con il mio modo di pensare e che soprattutto lo condividessero: DUO, Yarie, ValkeIN, Fiiish, Favorite, St.Croix, Savage Gear, Keitech… sono solo alcuni dei brand stranieri che tratto in negozio. Ma ci sono anche brand italiani come l’intramontabile Real Winner ad esempio, perchè sono un grandissimo stimatore del Made in Italy e sono convintissimo che le aziende italiane potrebbero fare grandissime cose, sicuramente non seconde alle aziende americane o giapponesi!

Andiamo più sullo specifico, da quanto tempo ti occupi del settore del trout area?

Luca Raldiri pesca in torrente

Posso dirti che Tuttospinning con l’area ci è praticamente nato Chi mi conosce (e chi c’era all’epoca) sa benissimo che io mi posso vantare di aver organizzato la prima gara di Trout Area in Lombardia

Non ricordo esattamente l’anno ma mi ricordo l’esatto momento in cui venni investito dal “tifone” Trout Area: Si trattava di una delle classiche gare di spinning in laghetto organizzate dagli amici della Bergamo Spinning. Per l’occasione si presentarono dei ragazzi di Teramo che all’inizio presi per pazzi: Venire fino a Bergamo da Teramo per una gara in laghetto!

Loro pescavano tutti con queste Reins da rock fishing iper leggere e con dei Damiki Pica!
Noi invece usavamo canne da almeno 14g e lanciavamo rotanti e gomme, l’ondulante più piccolo che avevamo era l’ardito da 5gr e sicuramente per noi era un’eresia utilizzare un amo senza ardiglione in gara.

Sul finale di gara mi toccò un picchetto sfigatissimo dove era risaputo che le trote non giravano mai… sul picchetto affianco al mio c’era uno di questi pescatori di Teramo. Io provai, senza crederci troppo, a prendere qualche trota a gomma invece lui mi infilò una dopo l’altra tre trote con questo maledetto Pica verde!
Preso dalla disperazione provai a montare un Ardito verde ma non risolsi un granchè…

I ragazzi di Teramo chiuserò quella gara piazzandosi tutti tra le prime posizione e lì capii che c’era qualcosa sotto!
Facendo qualche ricerca partendo dal sito Coreano della Damiki (i pica erano l’unico spoon da area che c’era in circolazione all’epoca) scoprii dell’esistenza di questa fantomatica Trout Area e che in Giappone c’era una vera e propria cultura.

Per un paio d’anni io e il mio socio abbiamo cercato di fare Area nei normali laghetti intorno a Milano, svaligiavamo i negozi che avevano questi “maledetti” Pica e usavamo attrezzature raccimolate un po’ in giro… la gente che ci guardava come alieni Però quando andavamo ai Carcana e riempivamo anche i secchielli di quelli vicino a noi a pescare correvano tutti a guardare cosa stavamo usando e ci chiedevano di vedergli i nostri ondulantini!

Nel 2015 ero sicuro che la Trout Area sarebbe arrivata anche da noi al nord e sapevo che sarebbe letteralmente esplosa, e la strategia per il lancio di Tuttospinning.com era proprio quella di cavalcare questa esplosione!
Ricordo ancora che quando lo dicevo ad alcuni amici pescatori mi prendevano per matto e addirittura alcuni colleghi/concorrenti che ora hanno i negozi pieni di spoon all’epoca mi dicevano cose tipo: “Trout Area??? Ma va è solo una moda passeggera”

Secondo te che direzione prenderà il Trout area in Italia?

Luca Raldiri Trout Area

Onestamente, nonostante sia stato uno dei primissimi stimatori della Trout Area qui al nord sono molto scettico per il futuro: Tutto l’ambiente mi sembra diventato un po’ troppo modaiolo ed esagerato… non saprei neppure come spiegarlo. Si è perso un po’ quello spirito dei primi tempi e delle prime gare dove ci si scambiavano pareri si rideva e si scherzava con tutti… forse è anche normale adesso che è diventata una pesca “popolare” e non più un pesca per i soliti 10 “nerd”.

Per me la Trout Area è sempre stata una pesca estremamente divertente, soprattutto nel suo lato agonistico, che ha sicuramente avuto il grandissimo vantaggio di rinnovare le gare a spinning in laghetto facendole finalmente diventare divertenti e eque: Prima della Trout Area se avevi la sfiga di finire sui piccheti sbagliati avevi praticamente già perso in partenza!

Però devo anche ammettere che per me la Trout Area è un simpatico e divertente passatempo invernale per evitare di stare chiuso in casa tra Novembre e Febbraio. Non me ne vogliano gli stoici della Trout Area che anche al 15 di agosto con 40 gradi all’ombra sono al laghetto a macinare trote ma per quanto mi riguarda ogni pesca ha la sua stagione e quando arriva l’ultima domenica di febbraio (l’apertura della Trota) o iniziano ad esserci le prime giornate calde a me sale sulla schiena una scimmia di andare per torrenti o di mettere in acqua la barca che non vi dico!

Lo scorso anno ho un po’ snobbato il mondo Trout Area… Un po’ perchè come ti ho detto prima sono un po’ disilluso da tutto questo ben di dio che continua ad arrivare dal Giappone e un po’ anche perchè mi è nato un figlio e ho avuto decisamente poco tempo per pescare in generale, e quel poco lo ho speso quasi tutto per andare a provare i nuovi prodotti da Native e da Bass Fishing da inserire in negozio.

Non so che direzione prenderà la Trout Area, ma sicuramente posso dirti la direzione che mi piacerebbe che prendesse: Vorrei che diventasse una disciplina ben regolamentata e promossa, con associazioni e strutture che si concentrino nella sua promozione.

Mi piacerebbe che ci fosse un vero e proprio campionato ufficiale come per le altre discipline e che quindi nascessero dei gruppi e delle associazioni che si occupino di promuovere la disciplina sul territorio aiutando anche i novellini ad orientarsi nel maremagnum di informazioni e prodotti che attualmente è la Trout Area.

Ma soprattutto vorrei che i pescatori ricomincino a vedere la Trout Area per quello che è, una pesca e basta! Non la gara a chi ha la canna più costosa o il porta spoon più folle… Ho seriamente visto gente spendere cifre improponibili per una plano con il porta bicchiere anodizzato lamentarsi poi di non avere i soldi per venire ad una gara…

Cosa andrebbe migliorato nel regolamento?

Trout Area Lombardia

Come regolamento onestamente non farei grosse modifiche… attualmente abbiamo quello a 9 turni e quello a 6 turni, idealmente il primo per pescare “sul fresco” e il secondo per pescare “sul punto”. Per me questi due regolamenti sono già buoni!

Nonostante per come pesco io siano più congeniali le gare senza immissione sono anche molto favorevole alle gare sul fresco, che hanno sicuramente il merito di far divertire e far avvicinare alla trout are molti nuovi adepti.
In giro si sono visti anche regolamenti che invece di usare lo sfidino 1vs1 utilizzano il settore ma personalmente a me non fa impazzire!

Sono sempre dell’idea che non ci sia nulla di più emozionante e soprattutto di equo dello sfidino 1vs1. Già le finali a 3 mi sembra sempre che ci sia un pescatore di troppo Ma in questo probabilmente sono io ad essere esagerato

Ultimamente sto trovando molto interessante anche la formula del 2vs2 perchè comunque lavorare in team potrebbe stimolare i pescatori a ragionare e fare strategie durante la gara… È una formula che sto pensando di usare in alcune delle gare che organizzerò la prossima stagione, anche per proporre qualcosa di nuovo.

In base alla tua esperienza quali marchi vedi in salita e quali in discesa per questa stagione?

Ovviamente qui sono di parte, perchè questa è un po’ la domanda che mi faccio io quando inizio a progettare la strategia del negozio per la nuova stagione

Sicuramente credo che ci sarà il boom di ValkeIN, un marchio che merita tantissimo e che fino ad ora non è stato compreso a pieno da noi. ValkeIN c’è sempre stato e i più attenti lo sanno bene! Tuttavia la massa lo ha sempre un po’ snobbato perchè “non era di moda”… uno dei migliori marchi in Giappone che viene snobbato perchè non è di moda… ci rendiamo conto di come siamo messi?

L’altro marchio che vedo bene quest’anno è Yarie, un marchio abbastanza “recente” per gli italiani, che però han già cominciato a conoscerlo nella seconda metà della scorsa stagione. Questo sarà sicuramente l’anno dell’affermazione di questo brand!

Rimarranno stabili a mio avviso marchi come Dohna o Smith sempre che i distributori italiani non tirino fuori qualche sorpresa pubblicitaria dal cilindro (perchè se non si è ancora capito in Italia il mercato della Trout Area attualmente si muove solo per trovate pubblicitarie e moda).

Invece vedo un declino generale di quello che è stato fino ad ora un po’ il BIG: Nories… Personalmente non ne sono mai stato un grande fan e ho anche una mia personale opinione sul perchè sia stato il BIG fino ad ora, ma non mi metto a spiegarla se no ci dilunghiamo troppo.

Domanda abbastanza personale, qual è il tuo lago preferito?

Laghetto di Grosotto

Pusiano si può dire???

Scherzi a parte, magari sarò impopolare andando a scegliere un lago così lontano come Grosotto, ma chi c’è stato sicuramente la pensa come me: L’acqua di quel lago è eccezionale e Mauro (il gestore) è veramente capace di gestire il suo lago! Le trote che immette sono di primissima qualità e infatti ho già preso accordi con lui per organizzare una gara questo autunno (4 novembre ma non ditelo in giro)

Iniziare a pescare a trout area a differenza di quanto si possa pensare non è per nulla dispendioso, cosa offri oggi a chi vuole avvicinarsi oggi a questo mondo senza dilapidare lo stipendio?

A differenza di quando cominciai io ad avvicinarmi alla Trout Area al giorno d’oggi il mercato italiano propone veramente canne e attrezzature per tutte le tasche! Basti pensare che quando io cominciai l’unico spoon che si trovava era il Damiki Pica e costava più di 7 €, canne da pesca invece non ce n’erano proprio

Invece ora c’è veramente l’imbarazzo della scelta e se penso che ora un Pica (che rimane uno dei miei spoon preferiti) lo trovi intorno ai 5€ mi viene da piangere per tutti i soldi spesi

La canna che io propongo sempre è la Favorite Arena, una canna in cui io ho creduto molto fin da subito (ti basti pensare che è stata la prima canna che ho venduto su Tuttospinning.com dopo l’apertura) e che secondo me rimane ancora il miglior rapporto qualità/prezzo sotto il 200€.

Attualmente però ci sono anche canne più economiche che possono fare la felicità di un ragazzino o un neofita che si avvicina senza troppe pretese a questa disciplina. Ad esempio Shimano ha realizzato già lo scorso anno la Forcemaster Trout Area che esce al pubblico ad un prezzo tra i 50 e i 60 € e quest’anno butterà sul mercato la nuova Technium Trout Area che ho avuto modo di vedere e tastare e che secondo me sarà una bella novità nella stessa fascia di prezzo della Favorite Arena.

Dai un tuo consiglio a chi vuole iniziare ad avvicinarsi a questo mondo

Trout Area Lombardia

Quello che mi sento di consigliare a chi inizia è sicuramente di non farsi abbagliare da tutte le marche e i mille brand che cercano sempre di propinarti il prodotto risolutivo ma di restare coi piedi per terra. Concentrarsi sullo stretto necessario: una canna con un’azione specifica, un mulinello adatto a gestire fili minuscoli, una selezione di spoon e coprire le varie situazioni, il guadino e un semplice porta spoon. STOP!

Sarò di parte a dire questa cosa, ma credo che per un pescatore trovare un negozio di fiducia, con un negoziante preparato e ben disposto a consigliarti e ad aiutarti valga più di qualsiasi attrezzatura miracolosa comprata chissà dove!

Poi, dopo che avrà capito come e quando usare un determinato tipo di spoon rispetto ad un’altro allora potrà cominciare a spaziare verso i crank andando a sperimentare, ma restando anche qui coi piedi ben saldi a terra!
Insomma, quello che consiglio è di farsi poche paturnie sull’attrezzatura e andare a pescare! Facendosi sempre tante domande sul perché delle cose e cercando le risposte nei posti gusti.

Sono sempre più felice di vedere un cliente che viene mi fa domande ed esce con due o tre spoon ma che però tornerà la settimana dopo per parlare ancora e prendere magari un crank piuttosto che di quelli che entrano fanno subito la mega spesa, magari guardando solo la marca, e poi non li vedi più perchè sono andati al laghetto e hanno preso comunque le scoppole e allora han deciso di rivendersi tutto perchè “questi spoon non bucano”. E ce ne sono purtroppo!

E per chiudere in bellezza spara i una mega promo per noi ignoranti che veniamo a farti visita

Uhm… mega promo dici? Hai provato ad iscriverti alla newsletter di Tuttospinning.com

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In negozio poi ci sono anche altre promo che però potrai scoprire solo se vieni a Pusiano

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