Le canne per la pesca all’inglese

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Rieccoci qui come promesso la scorsa volta per riprendere il discorso della canna da pesca detta Match Rod. Come detto nella sessione precedente abbiamo tre misure di canna diverse, ossia

  • 3.60 m
  • 3.90 m
  • 4.20 m

A loro volta le Match Rod in tutte e tre le dimensioni sono suddivise in tre pezzi: impugnatura o manico, centrale e cimino.

Abbiamo già visto il perché degli anelli, sia nel numero che nella dimensione, ma voglio aggiungere che, osservandoli da vicino. notorete che i diametri dei suddetti sono ridotti al minimo essenziale ossia del 50% rispetto a quelli nostrani. Questo sempre per limitare gli influssi negativi del vento e della pioggia sull’azione di pesca.

Le match rod tipiche inglesi si differenziano in oltre in tre gruppi secondo il tipo di azione per cui vengono concepite: ad azione di punta, ad azione semi parabolica ed in fine ad azione parabolica.

  • Azione di punta: sono di solito le canne che nel loro complesso lavorano principalmente nella sezione superiore e la parte centrale con il manico risultano essere molto rigidi. Si utilizza per pescare molto leggeri con i waggler (così si chiamano i galleggianti all’inglese) semplici non piombati, quelli che in genere si utilizzano per insidiare il pesce in prossimità della riva. Oltre a questo tipo di galleggianti si utilizzano monofili molto sottili, soprattutto nei canali navigabili o in specchi d’acqua contenuti, o altrimenti per insidiare il fantomatico cavedano, un pesce dalla proverbiale astuzia.
    Si presentano per l’appunto molto reattive ma per le loro caratteristiche devono essere abbinate ad un mulinello di fascia medio alta munito del giusto rapporto di recupero oltre che di buoni ed abbondanti cuscinetti a sfera e frizione di qualità per non incorrere in un sacco di rotture.
  • Azione semi-parabolica: Sono la stragrande maggioranza delle match rod, ottimo compromesso tra azione reattiva di punta meno marcata del precedente tipo ma sufficiente per dare prontezza in ferrata. Unitamente al potere ammortizzante del fusto centrale che aiuta molto sia nella fase di lancio, donando flessibilità ed elasticità, sia in fase di salpaggio del pesce, anche di taglia.

    Sono canne che permettono di poter caricare molta potenza nel lancio quindi indicatissime per la pesca a distanza, vorrei portarvi un esempio: nel 1996 feci la mia prima competizione nel canale navigabile di Ostellato all’epoca, contrariamente ad oggi che si pesca a roubesienne, si pescava esclusivamente con l’inglese direttamente sulla sponda opposta. Durante le prove settimanali del campo ci impegnammo in un gioco, ossia misurare la distanza con una serie di calcoli tra rapporto di recupero filo e tutto il resto. Scoprimmo che la distanza massima raggiungibile utile per la pesca era di 92 metri! Quindi immaginate quale potenza va sviluppata per lanciare un waggler di 30 gr a 90 m e che terribili sollecitazioni subisce la match rod.

    Questo per farvi capire che l’azione della canna non è da trascurare anzi è fondamentale in questo tipo di tecnica.

  • Azione parabolica: sono le canne da pesca che gli anglici utilizzano per pescare a distanze medie ma con monofili sottili infatti la loro estrema morbidezza aiuta tantissimo nel recupero del pesce, di contro però sono poco adatte a sviluppare potenza. Contrariamente alle altre tipologie queste lavorano dal cimino fino all’ultimo centimetro di impugnatura, converrete con me che se l’impugnatura risulta troppo morbida la potenza si scarica solo in percentuale minore rispetto alla leva che si può ottenere con un’impugnatura rigida.

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Direi a questo punto, che il fattore canna lo abbiamo sufficientemente trattato, quanto basta per permettervi di poter scegliere la vostra match rod in base agli spot dove di solito vi divertite pescando.

Non voglio entrare in merito al discorso economico ma tenete presente che la qualità della match rod influisce tantissimo sulla resa in pesca per i motivi sopra elencati, quindi il consiglio che vi do è quello di comprare una canna di fascia media, possibilmente di una delle nostre marche nazionali, dato che avendo assimilato la tecnologia necessaria le nostre aziende oggi producono le migliori match rod in commercio, tanto che anche i nazionali inglesi si servono quasi esclusivamente made in Italy.

Quindi per ricapitolare una buona match rod adatta ad ogni evenienza sarà di metri 4.20 (14 piedi) con sufficiente anelli e di azione semi parabolica perché in grado di coprire distanze di pesca comprese dai 10 ai 90 m dalla riva.

Vorrei fosse chiaro un concetto, nella pesca anglosassone i monofili oltre che essere necessariamente Sinking (Affondanti) di colore scuro non bianco e senza memoria meccanica preferibilmente saranno sottili. Il diametro incide parecchio sulla distanza raggiungibile perché più è generoso più sviluppa attrito durante la fuoriuscita dalla bobina attraverso gli anelli. Generalmente si utilizza in bobina una generosa quantità,di diametro ideale stimato sullo 0.14. Voi ora starete pensando che sto dando i numeri ma inveece è proprio così!

Per ferrare e lanciare bolidi da 30 gr a 90 m ci sono degli accorgimenti da utilizzare, sia nella tecnica di lancio che nel confezionare una lenza utilizzando un altra invenzione inglese presa in prestito da un’altra tecnica per la pesca in mare: il Surf Casting. Questo accorgimento tecnico si chiama shokleader.

Lo shokleader come dice la parola stessa è uno spezzone di circa il doppio della lunghezza della canna, di monofilo di grosse dimensioni che unito al monofilo imbobinato tramite un bloodknot (nodo di sangue) attutisce tutto lo stress e le sollecitazioni del lancio di potenza. Tratteremo poi i due argomenti in modo più dettagliato nelle sessioni di rubrica dedicate al lancio e ai monofili.

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