Remora – La prima rete biodegradabile

Remora

Ogni anno migliaia di creature marine muoiono a causa delle famose reti fantasma, quelle reti che perse dai pescherecci per diversi motivi rimangono nelle nostre acque continuando a produrre vittime.  Oggi sono i tramagli posti sui fondali ad essere più spesso riconosciuti come il principale problema. L’estremità inferiore di queste reti è ancorata al fondale marino, mentre alla sommità sono posti dei galleggianti,,così da formare un muro sottomarino verticale di reti che può estendersi dai 600 ai 10 000 metri di lunghezza. Se un tramaglio viene abbandonato o perso, può continuare a pescare da solo per mesi – a volte anni – uccidendo indiscriminatamente pesci ed altri animali.

Alejandro Plasencia designer spagnolo ha ideato Remora una nuova tipologia di rete che ha due grossi vantaggi rispetto alle reti che sono usate tradizionalmente,  il primo è la presenza di un segnale radio che permette di ritrovare la rete in caso di smarrimento mentre il secondo ma non meno importante è il materiale con cui è composta che permette la totale biodegrabilità entro 4 anni.

Purtroppo non sono riuscito a trovare informazioni riguardanti lo stato attuale del progetto e gli eventuali costi per la produzione di una rete Remora, spero soltanto che questo progetto sia attuabile in modo da diminuire la spazzatura presente nei nostri mari e il numero inutile di morti dovute alle reti fantasma.

 

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